Il percorso sotterraneo che attraversa Torrita di Siena torna accessibile dopo decenni e svela un luogo di storia e mistero. La galleria, utilizzata nel XIX secolo come rifugio antiaereo, oggi diventa un itinerario espositivo che, dalla tradizione rurale del territorio, conduce verso le più innovative tecniche agricole. Lungo la passeggiata all’interno del tunnel i visitatori potranno così condurre un autentico viaggio nel tempo.
Prenotazioni
Il tunnel e la farm sono aperti al pubblico sabato e domenica, con i seguenti orari:
Estivo: alle ore 12 e alle ore 17 - Invernale: alle ore 12 e alle ore 16.
È necessaria la prenotazione per accedere e partecipare alla visita guidata.
Anticamente utilizzati come magazzini per i beni di prima necessità a disposizione degli abitanti del Castello di Torrita, i locali sotterranei nel centro storico torritese hanno un’origine di difficile datazione; nel Novecento, durante la fase conclusiva della Seconda guerra mondiale, per garantire ai cittadini torritesi un rifugio dai bombardamenti aerei fu scavato il tunnel come è possibile vederlo oggi, a seguito dell’intervento di recupero intrapreso dal Comune di Torrita di Siena. Il 15 settembre 2023 è stato infatti riaperto al pubblico sotto forma di percorso espositivo, allestito con fotografie, utensili utilizzati un secolo fa nella quotidianità della società rurale.
Il progetto, approvato da Ministero della Cultura, Demanio e Soprintendenza, si è inserito nell’opera di recupero che ha interessato l’ex rifugio antiaereo, bene trasferito dallo Stato al Comune di Torrita di Siena grazie ad un accordo di valorizzazione sancito a luglio 2022.
La galleria si snoda per circa 200 metri sotto il centro storico, con due accessi diametralmente opposti collocati appena fuori le mura dell’antico castello e una profondità che, nel punto centrale arriva a misurare 23 metri. Le nicchie sui lati indicano dove era stato progettato di scavare altre gallerie, che non furono mai realizzate in quanto il conflitto giunse a termine e non vi fu più necessità. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, la galleria principale fu rivestita in mattoni e così resa più solida.